Arturo Lorenzoni Presidente Veneto 2020
CHI SONONEWSCOME SI VOTACONTATTI
Volontari

Carlo, anche tu sei caduto nel grande inganno

Padova, 28 agosto 2020

Caro Carlo,

ho letto con stupore la tua intervista al Corriere del Veneto. Dopo il nostro colloquio a febbraio di quest’anno pensavo tu avessi compreso la portata del progetto a cui sto lavorando. Per riaggregare quel mondo democratico che negli ultimi anni ha vissuto troppe divisioni nella costruzione di una squadra con sensibilità e competenze diverse e complementari, unite da un progetto comune. Ma le tue ultime affermazioni mi spingono a pensare che forse non è così. Anche tu purtroppo sei rimasto ammaliato dal grande inganno. Mi dispiace e mi sorprende, perché l’anno scorso avevi fatto una bella campagna con il PD, proprio qui in Veneto e sono sicuro che hai avuto modo di conoscere la nostra regione.

Capisco che di fronte a Salvini, qualsiasi politico professionista appaia sotto una luce benevola ma è, appunto, la distorsione dell’effetto Salvini.

La politica di questi 10 anni in Veneto concentra in sé tutte le contraddizioni di un regionalismo incompleto, confusionario e ingannevole, come sanno bene gli abitanti della provincia di Belluno. Tutta la politica regionale vive sui contributi nazionali ed europei, secondo un equilibrio difficile da modificare. Sanità, trasporto pubblico, politiche agricole, formazione e sostegno alle imprese sono i settori in cui si esprime la politica regionale che, senza i trasferimenti dello Stato e dell’Europa, semplicemente non esisterebbero.

La Regione si limita a gestire le dette risorse e non sempre usa bene la propria autonomia. Anzi, negli ultimi dieci anni il livello dei servizi si è sensibilmente deteriorato configurando in molti casi delle vere e proprie tasse occulte a carico dei veneti. Così è per la sanità, dove la crescente privatizzazione e la ormai gravissima carenza di medici e personale costringe i pazienti a rivolgersi al privato, pagando di tasca propria per quello che dovrebbe essere un servizio universale. Così è nei trasporti dove in moltissimi casi non c’è alternativa all’utilizzo dei mezzi privati perché il sistema metropolitano regionale, pensato 30 anni fa, è stato definitivamente affossato dalla giunta Zaia. Così e nella sbandierata Pedemontana veneta il cui debito è stato caricato interamente sui cittadini veneti quando inizialmente il rischio doveva rimanere sui privati.

Del resto lo sai anche tu, caro Carlo, per quindici anni il Veneto ha vagheggiato il sostegno all’innovazione mettendo insieme università, imprese e centri di ricerca, ma se non fosse stato per il governo italiano che ha varato il piano Industria 4.0, saremmo ancora al palo. E ancora di più lo saremmo se non ci fosse stato l’investimento di 398 milioni 810 mila euro – sempre del governo italiano – per portare la fibra ottica in tutto il territorio, visto che la Regione Veneto, a dispetto di un piano banda larga targato 2002, fino a due anni fa non aveva steso un metro di cavi. Per non parlare di ferrovie ad alta capacità e infrastrutture dove la mancanza di decisioni della Regione Veneto continua a penalizzare tutto il sistema economico e produttivo regionale.

Se le cose andassero bene, poi, non si spiegherebbe il fenomeno delle migliaia di giovani che da anni lasciano il Veneto (nel 2019 sono stati 13 mila) per cercare opportunità e lavoro, in altre città italiane ed europee. Tutti i dati degli ultimi anni indicano che il Veneto perde popolazione, è poco attrattivo e molto meno dinamico rispetto, ad esempio, a Lombardia ed Emilia Romagna.

Infine, andrebbe discusso a fondo il modello di leadership mediatica impersonato da Zaia, un politico di professione per il quale tutti i meriti sono suoi mentre i problemi sono sempre addebitabili a qualcun altro. Trovo quanto meno difficile dare fiducia a chi in ogni occasione scarica le responsabilità dei propri fallimenti sui propri collaboratori o cerca nemici all’esterno.

Sarei contento di poter discutere pubblicamente con te delle questioni esposte e, ancora di più del futuro del nostro amato Veneto.

Con i più cordiali saluti

Arturo Lorenzoni


Condividi

Ufficio Stampa

media@arturolorenzoni.it
La Coalizione

Leggi la Lettera ai Veneti di Arturo

Arturo Lorenzoni

Candidato Presidente alla Regione Veneto

Privacy Policy·Cookie Policy
HomeChi SonoCome si votaNewsContatti