Essere giovani in Veneto non è facile
Lorenzoni ha firmato questa mattina il manifesto di UDU e Studenti medi
Padova, 01 settembre 2020
“Essere giovani in Veneto non è facile”, così inizia il documento della Rete degli studenti Medi Veneto e dell’Unione degli universitari del Veneto, un manifesto di nove punti con le proposte per migliorare la vita di chi studia. Il documento è stato pubblicato su ‘Una Regione per Studiare’ e questa mattina il candidato del centrosinistra Arturo Lorenzoni ha deciso di sottoscriverlo.
«Da già giovane, genitore e prof condivido in pieno le loro preoccupazioni, e per questo sono stato il primo a firmare questo appello: non possiamo continuare a disinteressarci dei giovani, con i nostri ragazzi che stanno letteralmente scappando», ha affermato Lorenzoni ricevendo i rappresentanti degli studenti.
Tommaso Biancuzzi, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi del Veneto ha sottolineato: «In appena una settimana sono una cinquantina le sottoscrizioni al nostro appello 'Una regione per studiare'. Arturo Lorenzoni è il primo candidato presidente a farlo. È bene che questi contenuti siano finalmente diventati centrali per il dibattito pubblico, soprattutto in questo periodo in cui si parla continuamente di riaperture».
«La nostra piattaforma parla dei temi più cari agli studenti, ma soprattutto di temi necessari per la nostra generazione: diritto allo studio, trasporti, ambiente, inclusione, diritto alla salute e molto altro», aggiunge Sofia Giunta, rappresentante in Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
«Essere giovane in Veneto non è facile» ricorda Pietro Notarnicola, coordinatore di Studenti Per UDU Padova: «per questo nella nostra piattaforma abbiamo scritto quello che come studenti e studentesse delle scuole superiori e dell'università crediamo sia fondamentale fare se si vuole un futuro per questa Regione. In questo documento sono raccolti 10 anni di battaglie e richieste, rimaste sempre inascoltate: adesso però è tardi, abbiamo bisogno di una ragione per restare».
Gli studenti non scelgono il Veneto perché non ci sono servizi adeguati, perché non si premia il merito e perché la nostra Regione non offre opportunità di crescita in linea con le altre regioni europee. «Abbiamo bisogno dei nostri ragazzi, non c’è prosperità economica senza un’interazione forte tra il mondo della scuola, dell’università e quello delle realtà economiche», ha concluso Lorenzoni.
Secondo i dati raccolti dalla Fondazione Nordest il Veneto è la regione del nord Italia con il peggior saldo tra ingressi e uscite di giovani laureati con un preoccupante -5,8% contro la Lombardia che ha un saldo positivo del 16 per cento e l’Emilia che ha un saldo del 46,2 per cento.
Ufficio Stampa
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